Tre intermezzi buffi di Giuseppe Maria Orlandini su libretto di Antonio Salvi. Prima rappresentazione: Verona, maggio 1719.
Serpilla: “Oltre al suo patrimonio, si giocò la mia dote in una sera!”
L’aspetto caricaturale che offrono gl’intermezzi buffi, è proprio buffo sia per gli spettatori che per gl’interpreti! Anche il personaggio di Serpilla mi diverte cantare ed interpretare; questa volta non sono io “la furbacchiona” tra i due personaggi, anzi! Gelosa, pedante e forse anche un po’ invidiosa, do in escandescenze per la condotta scandalosa di mio marito che sperpera al gioco e in compagnia di qualche “amica”… La scrittura musicale offerta da Orlandini è bella ed interessante sia nelle arie che nei duetti; mi piace pensare a variazioni sempre nuove.